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Marcatori: 46' pt. Savoldi, 5' st. Jiranec, 23' st. Savoldi, 44' st. Stellone. |
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(3-4-1-2):
Velardi; Jiranek, Vargas, Franceschini; Vicari, Veron, Mozart,
Morabito; Cozza (38' Pt Leon); Bogdani (40' St Baldini), Savoldi
(39' St Reggi). (12 Franzone, 4 Zoppetti, 17 La Canna, 28 Magri').
(4-4-2):
Mancini; Bonomi, Troise (27' St Vidigal), Caruso, Bocchetti; Montezine,
Bigica, Hussain, Rastelli (41' Pt Jankulovski); Graffiedi (9'
St Ametrano), Stellone. (33 Roccati, 27 Stendardo, 20 Alessi,
99 Sesa).
Arbitro:
Bolognino di Milano.
Angoli: 9-5 per il Napoli.
Recupero: 2' e 4'.
Ammoniti: Franceschini e Vicari per gioco falloso,
Hussain per proteste.
Espulso: 39' Pt Bigica per doppia ammonizione.
Spettatori: 13.200 per un incasso complessivo di
oltre 230 milioni di lire compresa quota abbonati.
La cronaca:
REGGIO CALABRIA, 25 Novembre 2001
In sette minuti c'è la rinascita della Reggina e la seconda battuta d'arresto consecutiva di un Napoli che inizia a perdere colpi anche lontano da casa. Sette minuti e cambia tutto. Prima Savoldi, all'ultima curva del primo tempo, beffa Mancini. Poi Jiranek, al giro numero sette della ripresa, imbuca il colpo del ko. Così la Reggina rialza la testa dopo lo scialbo pari interno con il Messina. Così il Napoli mette in saccoccia la seconda sconfitta consecutiva in trasferta che fa il paio con quella di sette giorni fa a Messina.
Tre gol, prende il Napoli. Una punizione forse eccessiva per la squadra di De Canio, che fino al momento del 'fattaccio' che cambia la gara, non va mai in crisi. Anzi, fa la partita. La controlla senza penare più di tanto. Il fattaccio, già. Lo combina Bigica, a quattro minuti dal riposo, facendosi pescare in castagna da Bolognino. Il fallo da dietro su Savoldi è inutile quando deleterio. Il rosso, dopo il giallo, è automatico.
Cinque minuti, dopo che De Canio ha tirato fuori Rastelli per Jankulovski (ma perchè in panchina?) e Savoldi approfitta della prateria che il Napoli lascia sulla destra e impallina Mancini. La parola fine non è scritta perchè in fondo ci sono ancora 45 minuti. E potrebbe succedere di tutto. Succede la cosa più naturale, invece. Perchè il Napoli non fa in tempo a riorganizzarsi che al primo affondo della ripresa la Reggina colpisce per la seconda volta. Stavolta il sipario cala per davvero. Perchè in dieci, e sotto di due gol, il Napoli non ne ha più. Anche se non molla mai. Ed è una delle cose da salvare. L'altra è il ritorno al gol di Stellone, a digiuno dalla terza giornata.
Per 40' la Reggina resta quella vista col Messina. Impalpabile. Tanto che il Napoli corre solo un paio di pericoli quando Vicari e Morabito affondano sulle fasce. Il resto è pura confusione. Chi soffre di più è Cozza. Tocca palla e piovono fischi. Strana situazione. Che fa scaldare anche un tipo tranquillo come Colomba. Sarà un caso, ma sette minuti dopo l'uscita di Cozza e l'ingresso di Leon, la Reggina la mette dentro. Il Napoli, prima dell'acuto di Savoldi, controlla la gara senza mai soffrire. E per due volte sfiora il vantaggio. Messo bene in campo da De Canio, con Rastelli nell'inedita posizione di quarto centrocampista e Troise in difesa.
Una buona mano, a dire il vero, gliela dà la Reggina. Colomba schiera Cozza dietro alle punte ma il fantasista non ne azzecca una. Chi si fa in quattro è Mozart, il migliore in maglia amaranto. E' lui a dettare i ritmi del gioco, a fare da cerniera tra centrocampo e attacco. Il compito, per la verità, diventa facile facile dopo il raddoppio (altra indecisione di Mancini). Tanto che la Reggina trova anche il tris, ancora con Savoldi. Al 44' l'inutile gol di Stellone.
P. |
G. |
V. |
N. |
P. |
F. |
S. |
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